Porcellino d’india
I sassi dipinti con i roditori suscitano molta tenerezza. Sarà a causa degli incisivi che spuntano o degli occhi che sembrano piccole gemme incastonate, ma alle esposizioni mi è capitato di vedere più volte persone che, nel prenderli in mano, non hanno resistito alla tentazione di accarezzarli come se fossero vivi.
Roberto,
non trovo parole per descrivere la tenerezza che mi suscitano questi splendidi roditori, passerei ore ad accarezzarli. Mi farò sentire per l’acquisto.
Un caro saluto,
Lorenzo
Lorenzo: sei sempre il solito… ;)
E’ vero, si, viene da fargli le coccole!! Credo che forse dipenda anche dal fatto che il pelo, e il resto ovviamente, siano dipinti in modo molto minuzioso e verosimile, altrimenti non verrebbe l’istinto di accarezzarlo!
Ps: ho visto il ritratto del procione, è bellissimo, sembra una foto in bianco e nero!
E poi anche io adoro sfumare con le dita, infatti a scuola la prof di disegno mi riprendeva sempre, ma a me veniva spontaneo, non mi è mai piaciuto il tratto troppo netto!
Ciao Marianna!
I professori ci hanno sempre imbrigliati e ripresi affinché il nostro modo di esprimerci e creare coincidesse con le loro aspettative frustrate.
Ringrazio il cielo di non aver frequentato licei artistici e accademie e di essermi dedicato alla pittura da solo: sarebbero riusciti a farmela odiare, ne sono certo.
Da qualche parte esisteranno pure insegnanti di valore, ma si possono contare sulle dita di una mano.
E’ veramente simpaticissimo … è uno strappa sorriso :)
Molto bravo per i dettagli, come sempre!
Ciao
Grazie, Yvette!