Fiaba violenta
Buona parte dei miei dipinti risente dell’influenza esercitata dalla mia città natale, Napoli. ‘Fiaba violenta’ si ispira alle terribili storie di camorra che da anni ne sconvolgono la quotidianità.
Il boss-coccodrillo può ritornare indisturbato e gongolante al suo mare paludoso dopo aver commesso un atroce delitto: si evince dalla lama insanguinata e dall’unica finestra accesa: quella della stanza nella quale il fatto si è compiuto.
Il resto delle case dorme o finge di dormire, avvolto in una nebbia omertosa e sinistra. A sottolineare la violenza dell’atto rimane il pino, che si deforma al passaggio del rettile. L’acqua allaga la città penetrandovi all’interno, l’orizzonte obliquo evidenzia la precarietà del vivere.
Utilizzare un animale al posto di un essere umano mi è servito a stemperare il senso di drammaticità della scena e creare una sorta di illustrazione nera, come quelle che da bambini alimentavano le nostre paure.
Ecco… rappresentazione perfetta e ricca di significato.
Grazie mille, Marianna.