L’ultimo rinoceronte
Questo dipinto ha risucchiato negli ultimi giorni tutte le mie energie. Si tratta di un’opera di grandi dimensioni, fortemente ispirata al mio viaggio in Africa, cominciata prima della partenza e terminata solo oggi, a un mese di distanza dal mio ritorno.
Il rinoceronte è tra gli animali che non ho avuto la fortuna di ammirare nelle escursioni all’interno dei parchi nazionali, e purtroppo mi è stato confermato che il loro numero continua a diminuire di anno in anno.
Il cielo minaccioso rappresenta il mistero e la forza del continente nero e risuona come un monito della Natura, furiosa all’invocazione d’aiuto del suo ultimo figlio. Non voglio vivere in un mondo senza rinoceronti, è inaccettabile pensare di cancellare una specie a causa di superstizioni meschine.
Spero di contribuire nel mio piccolo, con l’arte, a richiamare l’attenzione su questi temi. Anche l’impegno pratico nel realizzare quest’opera è stato totalizzante.
Si è trattato di un parto travagliato, un quadro abbandonato e ripreso più volte, che – in un giorno particolarmente difficile – ho perfino rischiato di cancellare. Ragazzi, il mal d’Africa esiste davvero, ve lo assicuro. Ed è una condizione dell’anima dalla quale ci si separa a malincuore e solo con grande fatica; condizione dalla quale credo di essere ‘guarito’ grazie a questo dipinto che mi dà l’opportunità di ammirarla dal di fuori, imprigionata su tela.
Il corno si staglia come in un grido verso il cielo che incombe minaccioso…questa tela è carica di elettricità, pronta a scaricarsi negli occhi di chi la guarda.
Mi ha colpito, davvero.
Grazie di cuore, Paoletto!
Sono felice che tu l’abbia apprezzato.
E’ proprio vero allora…per chiunque vada in Africa il momento di tornare è sempre tragico..
è da ammirare questa tua voglia di porre attenzione su un argomento così triste. Si riesce a percepire chiaramente dallo sguardo del rinoceronte tutta la sofferenza e la voglia di “gridare”. E’ davvero inaccettabile, quanto male è stato capace di fare l’uomo alla natura.
Complimenti sinceri, il quadro sembra una foto talmente è realistico! :)
Cara Marianna,
ho riversato tutte le mie forze in questo lavoro e non ero sicuro di essere riuscito a trasmettere quello che avevo in mente. Mi fa piacere quindi che tu abbia colto questo ‘grido’ di dolore, grazie!
Bellissimo, accartoccia lo stomaco, veramente un grido d’aiuto…noi abbiamo un amico che DEVE tornare in Africa ogni anno, per ricaricarsi ed affrontare la vita qua nel nostro mondo.
Dal vero deve essere speciale quel cielo! Molto belli anche i colori del rinoceronte! …chissà se un giorno andrò anch’io in Africa …mi sa che ne avrei proprio bisogno in questo momento! :/
Un caro saluto dai freddi monti bellunesi!
Grazie di cuore a Barbara e Gaia!