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Sonno elefante

Sonno elefante

Ho sempre pensato che il confine tra le varie arti sia meno definito di quanto si possa credere. Realizzai questo dipinto alla fine del 2006, con l’intenzione di raccontare per immagini una canzone di Paolo Conte che mi aveva folgorato.

Il brano, ‘sonno elefante’ (titolo che ho dato anche all’opera), è un’ode al sonno che tarda ad arrivare, visto come un pachiderma troppo lento e lontano. L’insonne (di cui si intravede solo una gamba), fugge dall’oblio proboscidato in pigiama e pantofole, sullo sfondo di una foresta di cuscini.

Il fulcro del lavoro si trova quindi ai bordi dell’immagine e il cielo stellato è volutamente raffigurato come una sorta di quinta teatrale. La canzone di Conte è permeata di uno spiccato esotismo che spero di avere almeno in parte catturato. L’opera faceva parte di un ciclo intitolato ‘Animalia’.

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